Il calcio come fonte di nuove opportunità, che si rivolga al cuore e alla testa delle persone in un linguaggio universale, rendendosi comprensibile a chiunque ed abbattendo ogni barriera fisica, sociale e culturale.
Sport, politica e società sono chiamati ad un operato in sinergia, alla luce delle rispettive responsabilità: l’intreccio di questi mondi può dar vita ad una squadra vincente, capace di fare rete a sostegno delle persone.
Sostenere i valori educativi e formativi dello sport, questo è il progetto che intende realizzare sul territorio la U.S. Vibonese Calcio, un “laboratorio” che sappia esprimere una grande opportunità di conoscenza e di crescita sociale e culturale per tutta la comunità, rappresentata dall’immenso mondo del movimento sportivo come momento di aggregazione. Oggi lo sport è diventato un fenomeno sociale ed economico di primaria importanza, e rappresenta un settore molto sensibile e significativo anche nel campo della educazione, della formazione, perché favorisce l’integrazione e la solidarietà. Investire nello sport significa investire nell’educazione, nella salute e nella cultura dei giovani e della società civile; senza questa formazione culturale di base diventerà sempre più impegnativo il cammino, affinché il futuro possa aprire nuovi orizzonti e generare fiducia ed entusiasmo nello sguardo, specialmente per le nuove generazioni.
Occorre continuare in questa direzione soprattutto in un tempo in cui l’impegno di tutti è complicato dal contesto di crisi dovuto al Covid. Con questa visione e prospettiva la US Vibonese Calcio intende portare avanti un grande progetto per la comunità, quale elemento di coesione attraverso l’impegno volontario e sulle pari opportunità per tutti.
Nel corso degli anni, la concezione dello sport è decisamente cambiata. È in atto un’evoluzione delle modalità di fruizione ed erogazione del servizio sportivo, diventato ormai, a pieno titolo, un servizio sociale, in grado di contribuire in maniera rilevante allo sviluppo relazionale ed economico del territorio.
Lo Sport è infatti un potente motore di inclusione per tutti, indipendentemente dalla propria posizione sociale, dalla propria nazionalità, dal proprio credo religioso, ecc. Ha in sé la capacità di unire tutti coloro che vogliono praticarlo, favorendo la nascita di amicizie, legami e reti. Lo sport è una metafora della vita. Grazie ad esso i bambini imparano la disciplina, cosa significa giocare in squadra, le regole di una competizione leale e sana tra atleti, e ancora cosa significa solidarizzare con il nostro compagno ma anche con il nostro avversario in difficoltà.
Grazie ai valori di fratellanza e solidarietà che animano lo Sport, il mondo sportivo può svolgere un ruolo trainante nei processi di integrazione e contribuire in modo efficace a diffondere la cultura del rispetto e della convivenza tra persone diverse. Del resto, i vari ambiti delle attività sportive sono stati anticipatori di tendenze positive di integrazione e della costruzione di un comune senso di appartenenza, con effetti che si ripercuotono positivamente nelle relazioni interne alle comunità locali sull’intero territorio nazionale.
Confidiamo che questo auspicio sia un seme dai frutti prodigiosi. L’idea che abbiamo
U.S. VIBONESE CALCIO 1928
La storia dell’Unione Sportiva Vibonese Calcio, conosciuta più semplicemente come Vibonese, affonda le sue radici nella città di Vibo Valentia, dove la Società nacque nel 1928. Nell’arco di questi nove decenni, la squadra rossoblù ha tenuto viva la fede calcistica calabrese con passione e serietà. Un percorso glorioso che fa battere ancora il cuore di tante generazioni di sportivi. Dopo una straordinaria cavalcata nella stagione 2017/2018, che ha riportato la Vibonese tra i professionisti, il club di Vibo Valentia ha disputato due tornei di Terza Serie Nazionale, conquistando la salvezza con largo anticipo, regalando grandissime emozioni ai tifosi, mettendo il Catania, pareggiando al “San Nicola” di Bari e strappando punti sui campi più blasonati di Serie C, tanto da attirare su di se le attenzioni dei media nazionali. L’emergenza Coronavirus ha interrotto le gratificazioni sul campo ma ne ha costruito di altre altrettanto emozionanti con l’iniziativa “La solidarietà è servita”. Alla vigilia del torneo 2020/2021 il Leone rossoblù è tornato sul punto più alto del “Luigi Razza” pronto a ruggire. Squadra costruita dal nuovo direttore sportivo, Luigi Condò, e affidata ad Angelo Galfano, che già in due precedenti esperienze a Vibo ha centrato gli obiettivi stagionali. La Vibonese è tornata. Verso una nuova avventura ancora tutta da scrivere.
PIPPO CAFFO
PRESIDENTE US VIBONESE CALCIO 1928
Un tifoso, un cuore rossoblù, un presidente: Giuseppe Giovanni “Pippo” Caffo. Da semplice tifoso a presidente. Da semplice sponsor ad amministratore unico passione e capacità manageriale. Due componenti obbligatorie per un club di provincia. Due elementi cardine nella storia lunga venti anni firmata Pippo Caffo. Un uomo, un tifoso, un presidente. Dal 2008 la Vibonese porta la sua firma. Una società divenuta negli anni fiore all’occhiello e modello da seguire. Da allora ad oggi tante soddisfazioni. Anche qualche amarezza che ha, tuttavia, solo rafforzato la “malattia” (così la chiama il Pres) per i colori rossoblu. Molto vicini a quelli del Catania, l’altro amore calcistico di Pippo Caffo, battuto per la prima volta nella passata stagione con un “sonoro” 5-0 che non dimenticherà mai. “Erano i giorni della fase acuta dell’emergenza. Le attività agonistiche erano state bloccate. In tv si sentivano notizie terribili provenienti da ogni parte del Paese. Dovevamo fare qualcosa anche noi, nel nostro piccolo, per dare una mano a chi stava soffrendo. Insieme agli amici di Catanzaro, Reggina, e Rende abbiamo messo su una raccolta fondi da devolvere al Banco Alimentare Calabria da sempre in prima fila per aiutare i meno fortunati. Ma volevamo fare di più. All’inizio l’idea di coinvolgere, in quei giorni, enti, associazioni, aziende e chef sembrava una follia. Ma è stata una sfida vinta a dimostrazione del fatto che quando ci si unisce per un obiettivo comune tutto si può fare. Lo abbiamo fatto con amore, passione, Un piccolo gesto che racchiude in sé tutti i valori dello sport, che mai come oggi deve sostenere le comunità in cui opera. Un aiuto concreto in un momento di grande difficoltà per tanti, con cui vogliamo strappare un sorriso non solo a chi lo riceverà ma anche a chi lo costruirà con il proprio contributo: nulla, in fondo, è più bello che aiutare l’altro, con l’auspicio che presto tutti potremo tornare ad abbracciarci per festeggiare dentro e fuori dal campo. Questo è lo sport”. Un plauso straordinario va all’Amministrazione Provinciale di Vibo Valentia, GAL Terre Vibonesi e a tutte le aziende calabresi che hanno aderito all’iniziativa, dimostrando ancora una volta cosa significa essere volontari e quanto l’impegno di ognuno di noi sia fondamentale per il benessere della collettività”.
DANIELE CIPOLLINA
DIRETTORE MARKETING E COMUNICAZIONE VIBONESE CALCIO 1928
Sono davvero orgoglioso della solidarietà calabrese e dello spirito di cooperazione grazie a cui siamo riusciti a mettere in campo un progetto a più step per cercare di regalare un sorriso, con l’idea di lanciare un messaggio forte, facendo sentire la vicinanza della community del calcio e dello sport. Per la prefazione del libro abbiamo pensato di dare voce ai protagonisti dello sport e della cucina italiana attraverso i loro racconti, hanno affrontato temi quali lo spreco e l’emergenza alimentare causata dal Covid-19. Ma anche un’opportunità per cogliere nuovi aspetti del mondo del food e della ristorazione come momento di condivisone a servizio della solidarietà per meglio trasmettere i veri valori di un’identità che contribuisca ad infondere lo spirito di squadra, la coesione e il desiderio di cooperare per lo stesso obiettivo. La condivisione è oggi considerata fattore strategico, valoriale e al tempo stesso funzionale al volontariato, fondamentale parola identitaria per la solidarietà. Oggi più che mai la parola «condivisione» fa riferimento all’inevitabile dimensione della relazione con l’altro, sia nella dinamiche associative che nel rapporto di reciprocità con chi riceve aiuto, ed è per questo motivo che è nata l’idea di condividere con i grandi protagonisti della cucina italiana una progettualità sociale concreta ed incisiva a sostegno delle migliaia di famiglie calabresi in un momento di grave crisi economica e sanitaria dovuta all’espandersi della pandemia Coronavirus. GRAZIE al mio Presidente Pippo Caffo, per avermi affiancato in questa straordinaria avventura, per avermi trasmesso passione, entusiasmo e amore per i colori rossoblù ma soprattutto vorrei esprimere la mia più profonda stima per i suoi grandi valori morali e sportivi che lo contraddistinguono nel calcio e nella vita. Un plauso straordinario va alla Provincia di Vibo Valentia, al GAL Terre Vibonesi e a tutte le aziende calabresi che hanno aderito all’iniziativa, dimostrando ancora una volta cosa significa essere volontari e quanto l’impegno di ognuno di noi sia fondamentale per il benessere della collettività. Vorrei esprimere la mia più profonda gratitudine al Banco Alimentare, alla sua rete di volontari, agli chef e a tutti coloro che ci hanno sostenuto con il proprio impegno, per il lavoro svolto in sinergia e per la preziosa collaborazione, grazie al vostro prezioso sostegno abbiamo messo in campo con grande rapidità la più importante delle Partite.