Dopo essersi resa protagonista attraverso l’iniziativa “Facciamo squadra per la più importante delle partite”, la Vibonese è scesa in campo per un’altra patita della solidarietà e questa volta i compagni di squadra che hanno accompagnato il club rossoblu sono stati i più importanti chef calabresi e le migliori aziende del food and Beverage” del territorio. Per due settimane i più importanti chef calabresi e le loro brigate si sono resi protagonisti, attraverso la loro cucina, di un ulteriore momento di grande solidarietà. Grazie al contributo di Enti ed aziende coinvolte dalla società rossoblu, che ha prodotto una straordinaria raccolta di generi alimentari per un importo superiore a 100mila euro, i maestri della cucina hanno preparato, anche grazie al supporto di altri chef e collaboratori del territorio, 15mila pasti distribuiti, attraverso il Banco Alimentare Calabria e le associazioni di volontariato delle 5 province interessate (Cosenza, Catanzaro, Vibo Valentia, Reggio Calabria e Crotone) alle famiglie calabresi in difficoltà.
Luca Abbruzzino, stella Michelin; Riccardo Sculli, stella Michelin; Antonio Biafora, menzione buona cucina Michelin; Giuseppe Romano, menzione buona cucina Michelin; Filippo Cogliandro, menzione buona cucina Michelin; Gaetano Alia, menzione buona cucina Michelin; Pier Luigi Vacca, menzione buona cucina Michelin; Agostino Bilotta, menzione buona cucina Michelin; Michele Rizzo, menzione buona cucina Michelin; Francesco Mastroianni, Maestro gelatiere tra i cinque migliori al mondo; Paolo Caridi, Maestro Pasticciere; Luigi Longo; Luigi Ammirati; Ercole Villirillo; Luigi Quintieri; Antonio Fuoco; Salvatore Murano; Enzo Grasso; Michele Monteleone; Giuseppe Rombolà; Daniele Crigna; Alessio Argento; Valerio Laino; Giuseppe Mandaradoni; Abdou Dibbasey e Salihu Barrow; Arrigo Sebastiano; Pietro De Grazia; Veneruci Emanuele; Domenico Deodato.
Un’importante occasione per fare rete l’obiettivo concreto di associare alle mani sapienti di grandi chef la possibilità di innescare un meccanismo di solidarietà e amore per rendere più effi cace la voglia e il desiderio di sostenere un grande progetto attraverso la costituzione di una squadra di chef pronti a scendere in campo a sostegno della Calabria. La metafora della squadra di calcio rende bene l’idea. Abbiamo sempre puntato molto sul progetto della solidarietà con l’obiettivo di promuovere l’eccellenza della tradizione culinaria calabrese. Un gruppo vincente di professionisti motivati da grandi valori di responsabilità e di etica pronti a scendere in campo a sostegno della solidarietà e del territorio, un perfetto connubio tra i valori dello sport e la cultura della cucina sotto il segno della condivisione a sostegno della solidarietà.
Una straordinaria occasione per sottolineare il valore sociale dello sport e della Vibonese in particolare sul territorio, fare rete, sostenere e sostenersi, innescare un meccanismo di solidarietà e amore per rendere più efficace la voglia e il desiderio di supportare un grande progetto: aiutare chi è meno fortunato.
TUTTO IN UN GIOIELLO
Un messaggio di speranza per tutti
Tutto in un gioiello. Da Gerardo Sacco una medaglia commemorativa in argento per omaggiare l’impegno di tutti gli chef calabresi che hanno aderito all’iniziativa promossa dalla U.S. Vibonese Calcio: “La solidarietà è servita”. Una speciale moneta raffigurante su un lato l’Araba Fenice: uccello mitologico che risorge dalle proprie ceneri nell’atto di beccare un serpente, dall’altro il simbolo della manifestazione rappresentata dal fregio del club rossoblù. Il maestro Sacco ha inteso fermare nel tempo questo evento storico, attraverso il suo estro artistico, esprimendo il senso profondo della manifestazione e del messaggio che essa vuole dare creando un oggetto che possa essere foriero di ciò che rappresenta. La fenice è il simbolo per antonomasia di rinascita portando con sé un messaggio di speranza per tutti: dalla bruttura della cenere possa rifulgere quel fuoco fatto di passioni e buoni sentimenti.
LA GIACCA DELLA SOLIDARIETÀ
A tinte rossoblù
Goeldlin Chef ha con orgoglio aderito al progetto realizzando una speciale Giacca ispirata ai colori rossoblù della U.S. Vibonese Calcio, la cui immagine stilizzata campeggia al centro della divisa insieme all’hashtag ufficiale della campagna #sostieniCi. La Giacca è impreziosita a lato cuore con lo scudetto del Club promotore dell’iniziativa In Campo con gli Chef: La solidarietà è servita La creazione di una Giacca da chef esclusiva rappresenta un ulteriore tassello per sostenere un messaggio forte, di solidarietà per la Calabria e per tutta la sua comunità e che trasmetta tutti i valori di un’identità e che contribuisca a sotto- lineare la condivisione di idee, principi e soprattutto ad alimentare lo spirito di squadra, la coesione e il desiderio di cooperare per lo stesso obiettivo. L’identità della Giacca della Solidarietà firmata Goeldlin Chef può definirsi dunque il collante che tiene uniti e, al contempo, permette di sentirsi parte di qualcosa di molto più grande: la Calabria.
UNA TARGA A TINTE ROSSOBLU
Un segno di riconoscimento verso tutti gli operatori della ristorazione che aderiscono all’iniziativa
È un simbolo di rinascita e di speranza. Un piccolo gesto per ricordare i tanti momenti trascorsi durante l’emergenza e la grande macchina della solidarietà che è stata messa in campo dagli chef calabresi, dalle aziende del territorio, dal Banco Alimentare Calabria e da tante altre realtà. In un momento, in cui le condizioni di vita risultano sempre più difficili, in cui i diritti che dovrebbero essere universali sono continuamente messi in discussione, e i principi di equità sociale sembrano un lontano orpello di società passate.
![libro](https://alimentiamolasolidarieta.it/wp-content/uploads/2021/02/libro.png)
TUTTO IN UN LIBRO: LA U.S. VIBONESE SCENDE IN CAMPO CON GLI CHEF: ALIMENTIAMO LA SOLIDARIETÀ
Un’iniziativa editoriale promossa dalla U.S. Vibonese Calcio in collaborazione con Rubbettino Editore volta a sostenere il Banco Alimentare attraverso la possibilità di aiutare migliaia di famiglie calabresi nelle loro necessità primarie prevalentemente alimentari. Il nostro obiettivo è di raccontare gli chef calabresi veri protagonisti dell’iniziativa La Solidarietà è Servita, che in occasione lockdown hanno aperto le loro cucine, regalato alcune ricette e con grande modestia spiegato il loro impegno sociale, la loro attenzione alla materia prima ma soprattutto al fatto di non sprecare nulla in cucina. Il libro, infatti, nasce per contribuire a donare un sorriso a chi è stato meno fortunato e vuole ricordare come si può aiutare anche attraverso un piccolo gesto. Il libro unisce dunque tre finalità: insegna ricette buone e semplici per non buttare via niente; sostiene l’impegno di solidarietà al Banco Alimentare; alimenta una cultura contro lo spreco e contro l’esclusione sociale.
I nomi illustri della cucina e dello sport. A dar voce per la prefazione del libro i gradi protagonisti dello sport e della cucina italiana: GIOVANNI MALAGÒ; FRANCESCO GHIRELLI; ENRICO VARRIALE; GIORGIO CALABRESE; MARCO BELLINAZZO; MARCEL VULPIS; MARCELLO ZENDRINI; ANDREA RADIC; BRUNO GAMBACORTA LUCIANO PIGNATARO; TONY MAY; ALFONSO IACCARINO; CRISTINA BOWERMAN; IGINIO MASSARI; FRANCESCO MAZZEI; FABIO CAMPOLI; ENRICO DERFLINGHER.
Grazie. Si ringrazia per il contributo: Distillerie F.lli Caffo; Marpesca Group; Stocco&Stocco; Sorelle Salerno; Librandi; Azienda Agricola Pierpaolo Aiello; Gerarsi Sacco; Goeldlin Chef; La Cascina 1899; Provincia di Vibo Valentia; Gal Terre Vibonesi; Rubbettino Editore.
Il libro può essere acquistato in tutte le librerie italiane, sul sito dell’editore e su tutti gli store on line.
Storia bella e avvincente quella del Banco Alimentare della Calabria…, nato a Cosenza nel 1996, da un gruppo di amici già impegnati accanto alle famiglie povere nelle realtà periferiche di Cosenza tra i tuguri e i luoghi più degradati. Non un progetto preordinato a tavolino, né un finanziamento da utilizzare, “… la Provvidenza nasce ogni giorno prima che sorga il sole”: così abbiamo iniziato senza avere nulla se non la volontà tenace, la passione e l’entusiasmo di giovani ingenui, contenti per l’esperienza cristiana incontrata.
I primi aiuti sono venuti da alcuni imprenditori di Cosenza che gratuitamente hanno messo a disposizione gli spazi e i mezzi necessari e dal Vescovo di Cosenza dell’epoca, compianto Mons. Trabalzini. A distanza di 24 anni il Banco Alimentare della Calabria si è diffuso su tutto il territorio della Regione, diventando una moderna impresa sociale e dando aiuto attualmente a ben oltre
130.000 persone che versano in situazioni di disagio e di povertà, grazie all’aiuto di 600 organismi caritativi, qua- li: mense per i poveri, comunità di accoglienza, case-fa- miglia per bambini, caritas parrocchiali, sezioni di Croce. Il Banco è diventato con gli anni una realtà consolidata che opera quotidianamente in collegamento con la rete dei Banchi alimentari e con la Fondazione
Nazionale Banco Alimentare con sede a Milano.
Ma qual è lo scopo? Presto detto: combattere lo spreco e la fame attraverso la raccolta delle eccedenze nel settore agroalimentare e la redistribuzione gratuita delle stesse a chi si occupa dei più bisognosi, nell’ottica di una economia circolare.
Nel 2003, al fine di consentire e di facilitare l’accesso a tutte quelle realtà caritative, anche piccole e prive di mezzi, ha attivato 5 sedi territoriali, una per ogni provincia, radicandosi sul territorio della regione in modo capillare: Montalto Uffugo; Catanzaro; Crotone; Vibo Valentia; Reggio Calabria.
La Colletta Alimentare rimane sicuramente il gesto più rilevante a cui il Banco Alimentare della Calabria aderisce fin dal suo inizio nel 1997. Un gesto di educazione alla carità, diventato ormai veramente popolare e che ha visto ultimamente in Regione il coinvolgimento di ben 569 supermercati. Di grande significato è la partecipazione eccezionale di 4700 volontari, gran parte dei quali rappresentati da giovani e ragazzi, segno di entusiasmo e di speranza che va ben oltre il quantitativo di prodotti raccolti, in aumento rispetto al 2018. Assai significativo è stato il coinvolgimento di circa 30 scuole, un vero e proprio record, 2000 gli studenti coinvolti negli incontri di presentazione di cui 600 hanno preso parte fattivamente alla raccolta*.
Anche ultimamente nel periodo della pandemia da Covid-19, il Banco ha continuato nel suo instancabile servizio affiancando le associazioni e le Istituzioni preposte La collaborazione con la U.S Vibonese Calcio è la prova dell’impegno e della generosità del Banco ma, soprattutto, della sua capacità di coinvolgimento dell’intera società facendo da trait d’union tra le imprese produttive, il mondo del calcio, l’universo della cucina e il volontariato con l’obiettivo nobile, come dice spesso papa Francesco, di non lasciare nessuno indietro.
Contro lo spreco alimentare: va ripensato il modo in cui il cibo viene prodotto, distribuito e consumato
Lo spreco alimentare si combatte anche mangiando fuori casa. In Italia ogni anno si sprecano 5,6 milioni di tonnellate di cibo e più della metà di queste eccedenze, il 57%, si produce nelle prima parte della filiera, tra produttori, distributori e – appunto – ristorazione, settore che in Italia conta oltre 320.000 tra ristoranti, bar, take away, pasticcerie e gelaterie.
COSA POSSIAMO FARE: Possiamo, e non è poco, cambiare le nostre abitudini e seguire alcune regole. Tra le prime strategie da adottare, per esempio, c’è quella di stilare sempre una lista della spesa per non andare al supermercato senza sapere esattamente che cosa serve davvero e che cosa, invece, abbiamo già in dispensa. Inoltre, uno studio suggerisce di non fare la spesa con il cellulare in mano: parlare con un amico o controllare i social distrae a tal punto che, una volta alla cassa, il carrello risulterà pieno di alimenti del tutto inutili.
CONSUMARE “ENTRO: Importante è poi imparare a leggere le etichette. Si stima infatti che circa la metà di quanto finisce nella spazzatura potrebbe ancora essere mangiato senza alcun rischio per la salute. Le indicazioni sulla scadenza possono trarre in inganno, ma la scritta da consumare preferibilmente entro non significa che a due giorni da quella data il cibo è da buttare. Vuol dire invece che anche dopo un mese il prodotto può esser consumato, purché sia conservato bene, anche se potrebbe aver perso un po’ del suo sapore e delle sue proprietà nutritive.
METTI LA TESTA NEL FRIGO: Per non sprecare il cibo, inoltre, può servire pianificare i pasti nell’arco della settimana e anche fare la spesa più spesso, evitando quindi spese super e comprando di volta in volta ciò che mangeremo nel giro di pochi giorni.
PER FAVORE, ME LO INCARTA? Infine, ricordiamoci che gli avanzi che finiscono nell’immondizia dei ristoranti italiani ammontano a circa 185.000 tonnellate all’anno. Ecco allora un ultimo suggerimento: non lasciare il cibo nel piatto ma chiedere un contenitore per portarsi gli avanzi a casa. Purtroppo, raramente lo facciamo per il timore di essere giudicati male. Ma possiamo provarci, pensando a noi e al nostro Pianeta.
DAL PUNTO DI VISTA NORMATIVO la Legge 166 cosiddetta “antisprechi” è entrata in vigore il 14 settembre del 2016. Nasce con l’obiettivo di limitare gli sprechi, promuovendo nel contempo la redistribuzione delle eccedenze alimentari e farmaceutiche per fini di solidarietà sociale destinandoli a chi ne ha più bisogno. Esistono inoltre le agevolazioni fiscali alle donazioni a favore di tutti gli enti del Terzo Settore che si iscriveranno nel Registro unico nazionale, incluse cooperative e imprese sociali. La donazione non si considera “cessione” ai fini fiscali e dunque non genera ricavi, consentendo, quindi all’impresa di dedurre tutti i costi ai fini Iva, le operazioni sono equiparate a quelle di distruzione dei beni: nessuna imposta sulle merci in uscita, mentre è riconosciuta la detrazione dell’Iva assolta a monte.
Dopo l’iniziativa della società che aveva permesso, lo scorso anno, di preparare circa 55mila pasti per i più bisognosi. Adesso si ricomincia raddoppiando le persone a cui poter dare una mano
Si torna in campo. Da lunedì 8 marzo la squadra degli chef e loro brigate tornano “sul rettangolo di gioco” della solidarietà per produrre 10.000 pasti caldi per il Banco Alimentare della Calabria e tutti i calabresi in difficoltà grazie alla collaborazione del ristorante “Melarancio” di Vibo Valentia.
Il menù che prevede penne salsiccia e funghi e salsiccia e patate, i pasti verranno portati dai ragazzi della Vibonese Calcio. Il progetto era partito già un anno fa, durante il lockdown, e continua adesso: una volta a settimana verranno consegnati centinaia di pasti dalle associazioni di volontariato insieme ai membri della squadra. Si tratta di un pasto completo con primo, secondo con contorno, e un dolce finale.
“Abbiamo sposato l’impegno per aiutare le famiglie che in questo momento si trovano in difficoltà. Da oggi – ha detto il direttore marketing della Vibonese Daniele Cipollina – parte questa maratona solidale, prepareremo pasti ogni settimana fino a fine agosto. Credo che la solidarietà vada alimentata, sostenuta ed educata, soprattutto in un momento in cui c’è un ritorno all’individualismo che è deleterio per la coscienza civile”. “Questo è un progetto di economia circolare – evidenzia ancora – non è solo un’iniziativa solidale. Da marzo insieme al presidente Pippo Caffo ci siamo impegnati per sostenere la Calabria”.
Soddisfazione anche da parte dei calciatori, che parlano di “segnale di attenzione per il territorio”, e da parte di mister Giorgio Roselli: “Queste sono le partite e le vittorie più belle – ha commentato l’allenatore – e secondo me bisogna fare sempre di più”.
Un’opportunità costruita con coraggio per creare i presupposti ed una prospettiva affinché la Calabria, terra da sempre in emergenza, possa trovare, anche attraverso iniziative simili, la forza e lo spirito per riscattarsi.
La Società del presidente Pippo Caffo rinnova il proprio contributo e sostegno nell’opera di rilancio della Vibonese Calcio, rappresentando il volto sano e più bello dello sport, dimostrando uno straordinario attaccamento e grande sensibilità.
No allo spreco. In occasione della festività pasquale la squadra degli chef a tinte rossoblu e loro brigate sono tornate “sul rettangolo di gioco” della solidarietà per produrre 2.500 pasti caldi per il Banco Alimentare della Calabria a sostegno dei calabresi in difficoltà.
Il volto sano della Calabria. L’U.S. Vibonese Calcio, nelle ultime due stagioni di serie C, si sta posizionando tra i club più attivi nella promozione del territorio. In questo scenario il calcio e la cucina calabrese rappresentano una fonte di grande opportunità: rivolgersi al cuore e alla testa delle persone attraverso un linguaggio universale, comprensibile a chiunque ed abbattendo ogni barriera fisica, sociale e culturale.
Laboratorio Calabria. In questo contesto crediamo che il nostro progetto possa essere un reale contributo al bene comune attraverso un’operazione di economia circolare a medio e lungo termine con l’obiettivo di valorizzare la Calabria come palcoscenico naturale e che possa rappresentare una cassa mediatica nazionale ed internazionale ma soprattutto diventare un “laboratorio” rappresentato dall’immenso mondo del movimento sportivo e enogastronomico come momento di aggregazione.
Gianni Romeo – Direttore del Banco Alimentare della Calabria Siamo ben lieti di aver accolto la nuova offerta di sostegno a favore delle famiglie più bisognose della Calabria che ci viene dalla U.S. Vibonese e dai ristoratori della nostra regione. È in queste occasioni, ancor più che sul terreno di gioco, che emerge il grande spirito di squadra dei ragazzi della Vibonese. Uniti per il comune obiettivo di offrire una Pasqua più serena e più “normale” a centinaia di genitori, nonni e bambini che diversamente non potrebbero festeggiare dignitosamente questa festività. Ancora una volta grazie a chi ha reso possibile questa iniziativa, perché oggi più che in qualsiasi altro momento della nostra storia, il bene non va dato per scontato.
I ristoranti coinvolti: Hotel Ristorante Lido degli Scogli di Crotone KR; Luna Convento Copanello Resort di Stalettì CZ; La Cascina 1899 di Roccella Ionica RC; Hotel Barbieri di Altomonte CS; Il Melarancio Vibo Valentia VV.
Gli chef coinvolti: Antonio Martino; Carmelo Fabbricatore; Ercole Villirillo; Enzo Barbieri; Giu-seppe Romano; Natale Pallone; Antonio Franzè; Gaetano Alia; Rocco Agostino; Pierluigi Vacca; Luigi Quintieri; Michele Alessio; Enzo Cannatà; Agostino Bilotta; Enzo Grasso; Franco Coscarella; Michele Alessio; Maurizio Sciarrone; Paolo Caridi; Francesco Mastroianni; Alessio Argento; Gian-franco Condò; Michele Monteleone.